In fondo al tuo cuore by Maurizio De Giovanni

In fondo al tuo cuore by Maurizio De Giovanni

autore:Maurizio De Giovanni [Giovanni, Maurizio De]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 380
editore: EMMEBOOKS
pubblicato: 2014-11-21T16:00:00+00:00


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Per il ritorno scelsero la via interna, un po’ più lunga ma meno intasata da uomini, cavalli e ruote. Maione esordì:

«Commissa’, a me questi due mica la contano giusta. In pratica erano rovinati, se il ragazzo non aveva questo colpo di fortuna, diciamo così, della morte del professore. Il quale, se ho capito bene, non lo avrebbe promosso né ora né mai».

Ricciardi assentì:

«Già. Senza quell’esame non si sarebbe mai laureato, non avrebbe potuto prendere il posto del padre morente e i soci lo avrebbero sbattuto fuori».

Maione rincarò:

«A parte l’esame, mi pare che il dottore malato teneva altri motivi per volerlo morto, al collega suo. Gli aveva rovinato la vita, con la lettera anonima».

Il commissario era perplesso.

«Tutto vero. E in più la statura del ragazzo corrisponde a quella dell’uomo di cui ha parlato l’orefice. Però, mi chiedo: che senso aveva spedire una lettera di minacce per poi fare un gesto così? Equivale a una confessione anticipata. E poi, una vendetta dopo più di vent’anni? Non mi quadra. Una cosa è lasciare un figlio senza lavoro, e una cosa è mandarlo in galera per tutta la vita».

Il brigadiere non era disposto ad archiviare la sua teoria:

«Magari non c’era la premeditazione, commissa’. Magari il ragazzo c’era andato a parlare, col professore, e siccome quello non cambiava idea, l’ha preso e l’ha buttato giù. E il padre, nel suo letto, s’è trovato di fronte al fatto compiuto».

«Può essere. Tutto può essere. Hai visto che il ragazzo ha la spalla sinistra più bassa dell’altra? Il gioielliere potrebbe averlo notato, questo particolare. Varrà la pena di risentirlo. Comunque, prima voglio incontrare Peppino il Lupo, e riparlare con la vedova del professore; mi piacerebbe capire se sapeva della piccola Sisinella».

Maione ruminò sull’idea. Poi disse:

«Questa pure è una pista, commissa’. Uno, se scopre che la moglie… Pardon, una moglie, se scopre che il marito la tradisce, chissà di che cosa è capace. Però la signora stava dai cugini nel palazzo, col figlio, e non mi pare che tenga la forza di buttare qualcuno da una finestra».

«No, non pensavo in quel senso. Non è stata la moglie, di questo siamo certi; pensavo a Sisinella e al suo nuovo fidanzato. Voglio capire se può avere preso qualche iniziativa, come andare dal professore. Quanto alla signora Iovine, magari aveva notato un cambiamento d’umore del marito».

Maione mormorò, cupo:

«E già. Il marito cornuto, come del resto la moglie, è l’ultimo a vederle, le corna».

Arrivarono all’angolo di via Toledo e si salutarono: Ricciardi proseguiva verso l’ospedale, e Maione rientrava a casa. Il brigadiere disse che sarebbe passato più tardi per sapere come stava Rosa, ma il commissario rispose:

«No, Raffaele; resta con la tua famiglia, oggi. Ci vediamo domani in ufficio, abbiamo diverse cose da fare».

E s’incamminò, con la morte nel cuore.



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